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Fritillaria uva-vulpis

 3,90 (15 pz) -  33,15 (150 pz)

Fiore di forma campanulata stretta, esternamente marrone castagno chiaro-grriggio, bordo giallo ed interno giallo scuro. La pianta viene spesso commercializzata come Fritillaria assyriaca, che è però una specie distinta seppure simile.

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Informazioni aggiuntive

Famiglia

Liliaceae

Origine

Iran a Turchia sud orientale, Iraq

Calibro

7/+

Altezza

25-30 cm

Esposizione

• sole • 1/2 ombra

Fioritura

primaverile • intermedia

Questa specie, originaria della Turchia, dell’Iraq e dell’Iran, dove vive nei prati, è stata introdotta relativamente tardi, solo negli anni ’70 del XX secolo per sostituire la più delicata vera Fritillaria assyriaca, dalla quale si differenzia solo per l’altezza e per il colore dell’interno delle corolle. Per questa ragione vengono ancora usati comunemente entrambi i nomi per la pianta attualmente commercializzata. Gli steli fiorali della vera specie F. assyriaca non superano generalmente i 10-15 cm e l’interno dei calici è verde giallastro. F. uva-vulpis può raggiungere l’altezza di 30-33 cm, i tepali formano campanelle strette e sono esternamente di colore grigio porpora ed internamente giallo scuro. La pianta fiorisce a metà primavera. I steli fiorali sono leggermente più bassi delle belle foglie verde brillante. Folti gruppi sono molto decorativi e possono essere utilizzati sia nei giardini rocciosi che nelle bordure. La combinazione con bulbose a fioritura chiara è particolarmente attraente. I bulbi vanno piantati in autunno alla profondità tripla della loro altezza, secondo la regola "uno sì, due no", possibilmente in cerchi o larghe strisce in un suolo comune di giardino. Le piante crescono bene in pieno sole e in luoghi con sole parziale. La pianta esige una buona concentrazione di humus e le giova la concimazione con un fertilizzante liquido composito, da somministrare assai frequentemente dall’emergenza delle foglie in primavera. I bulbi possono essere lasciati indisturbati nel terreno, ma durante l’estate non deve verificarsi mai il ristagno d’acqua. In zone fredde è necessario proteggere i bulbi con un’abbondante pacciamatura.

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